Difetti estetici e strutturali di naso e orecchie possono essere risolti con un intervento di Chirurgia plastica-estetica che andrà ad agire sull’aspetto esteriore e su quello funzionale. Un ottimo compromesso per ottenere risultati eccellenti da ogni punto di vista.
Rinosettoplastica
Cos’è la rinosettoplastica
A volte, oltre a difetti estetici, il naso può avere problemi funzionali dovuti ad esempio a delle malformazioni del setto nasale e delle strutture osteocartilaginee che costituiscono la piramide nasale. L’intervento per risolvere entrambi è la rinosettoplastica, un intervento che ha lo scopo di correggere le imperfezioni estetiche e i difetti strutturali/funzionali del naso in un unico atto chirurgico.
Con la rinosettoplastica si va ad agire su due livelli: da una parte si donano armonia ed equilibrio al profilo grazie alla correzione di eventuali inestetismi del naso; dall’altra si va ad agire sui difetti strutturali del setto nasale per migliorare le capacità respiratorie.
Come si svolge l’intervento
Le tecniche chirurgiche mininvasive, la maggior parte delle quali eseguite sotto controllo endoscopico, permettono di eseguire una rinosettoplastica molto più conservativa e rispettosa della normale anatomia nasale.
In più del 90% dei casi non sarà necessario mettere dei tamponi nasali convenzionali. Solo in situazioni particolari, in cui ci siano problemi di coagulazione oppure particolari condizioni anatomiche, può essere necessario posizionare dei tamponi riassorbili o da rimuovere dopo qualche giorno.
Di norma la rinosettoplastica si svolge in anestesia generale che permette di svolgere la procedura chirurgica in ipotensione, condizione indispensabile per ridurre emorragie intraoperatorie e avere un campo chirurgico esangue. In alcuni casi, come nella decongestione dei turbinati inferiori con radiofrequenza-risonanza quantica molecolare-laser, è possibile svolgere la procedura in anestesia locale, sempre sotto controllo endoscopico.
Post operatorio
Dopo l’intervento è possibile che si formino degli ematomi sottopalpebrali, che comunque scompariranno nell’arco di alcuni giorni.
La chirurgia nasale eseguita con le tecniche mininvasive/endoscopiche non comporta dolori particolari, anzi, si possono riprendere da subito le normali attività quotidiane.
In caso di necessità si può assumere paracetamolo per migliorare la sintomatologia: è fondamentale tuttavia non assumere mai altri antidolorifici come i FANS per evitare il rischio di emorragia postoperatoria.
Otoplastica (correzione delle orecchie a sventola)
Cos’è l’otoplastica
L’otoplastica è un intervento che ha lo scopo di correggere la forma e le dimensioni del padiglione auricolare. In genere l’otoplastica serve a correggere le orecchie a sventola, ma può servire anche a sistemare altri difetti strutturali come orecchie troppo grandi, troppo piccole o con una forma anomala dovuta ad esempio a delle malformazioni presenti dalla nascita.
L’otoplastica si può svolgere già a partire dai 5 anni in quanto a quest’età le orecchie hanno già raggiunto il loro massimo livello di crescita.
Come si svolge l’intervento
L’otoplastica si svolge in anestesia locale con sedazione profonda. L’intervento andrà a rimodellare la cartilagine del padiglione auricolare in modo da conferirgli una forma più armonica. Al termine dell’intervento l’incisione cutanea verrà chiusa con dei punti di sutura riassorbibili.
Post operatorio
Dopo l’intervento di otoplastica di norma non c’è un particolare dolore, ma eventuali fastidi possono essere gestiti con dei comuni analgesici. In alcuni casi può presentarsi un lieve gonfiore che tende a scomparire del tutto nell’arco di 15/20 giorni. Il paziente dovrà portare una fascia elastica per tenere le orecchie operate nella giusta posizione per circa 2 mesi, al fine di guidare una corretta cicatrizzazione.
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